Questa settimana ci siamo fatti aspettare parecchio, ma sapete vero com'è???..... Alle star piace farsi aspettare! Ma noi non siamo altro che quattro Minchion's! :-)
Bene. Vi è piaciuta Lucia? Brava vero? Davvero simpatica. Ci siamo divertiti in sua compagnia e siamo convinti (scusate la presunzione) che Vi siate divertiti anche Voi. Sicuramente si è divertito molto Daniele che il post puntata l'ha passato con lei. Beh, sapete, dobbiamo pur sapere nei minimi dettagli con chi abbiamo a che fare!
E così anche la seconda radiolina dopo Manuela è passata a trovarci. Per tutte le altre che avrebbero voglia di venirci a trovare basta inviare una semplice e-mail!
Puntata ricca anche questa settimana, diciamo che mancano poco più di 24 h....quindi un grosso saluto a tutti.......ci becchiamo domani in diretta!
CDS
Bene. Vi è piaciuta Lucia? Brava vero? Davvero simpatica. Ci siamo divertiti in sua compagnia e siamo convinti (scusate la presunzione) che Vi siate divertiti anche Voi. Sicuramente si è divertito molto Daniele che il post puntata l'ha passato con lei. Beh, sapete, dobbiamo pur sapere nei minimi dettagli con chi abbiamo a che fare!
E così anche la seconda radiolina dopo Manuela è passata a trovarci. Per tutte le altre che avrebbero voglia di venirci a trovare basta inviare una semplice e-mail!
Puntata ricca anche questa settimana, diciamo che mancano poco più di 24 h....quindi un grosso saluto a tutti.......ci becchiamo domani in diretta!
CDS
11 commenti:
era ora. voglio lucia a casa mia.
Alessandro Rapallo
L'importante è che ci siate domani sera.
Kiss Monia
Un saluto al mio amico Luca che dovrà partire x naia!! tranquillo che ti passa
Michele
Orami vi considero come degli amici!
Il vostro sempre presente Pino
Ah....stasera chi si porterà la radiolina?
Sempre Pino!
Un saluto agli amici di Peschici.
Mauro da vicenza
Voi prendetevi le radioline, io mi prenderei Angelo...
Paola da Urbino...
nn siete più on air!!!!!!!!!
NON CI RESTA CHE PIAGERE
Paese: Italia
Anno: 1984
Durata: 107' - 125'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia
Regia: Massimo Troisi, Roberto Benigni
Soggetto: Massimo Troisi, Roberto Benigni
Sceneggiatura: Massimo Troisi, Roberto Benigni, Giuseppe Bertolucci
Interpreti e personaggi
Massimo Troisi: Mario
Roberto Benigni: Saverio
Amanda Sandrelli: Pia
Paolo Bonacelli: Leonardo da Vinci
Iris Peynado: Astriaha
Carlo Monni: Vitellozzo
Livia Venturini: Parisina
Nicola Morelli: parte secondaria
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Montaggio: Nino Baragli
Musiche: Pino Donaggio
Scenografia: Francesco Frigeri
Non ci resta che piangere è un film scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi.
Il film, l'unico realizzato in coppia dai due autori, ebbe un enorme successo al botteghino.
Nel 2002 è uscita un'edizione in DVD con un contenuto extra inaspettato: una nuova versione del finale del film della durata di 39 minuti anziché dei 21 minuti noti.
Trama
Il bidello Mario (Massimo Troisi) e l'insegnante Saverio (Roberto Benigni) sono fermi ad un passaggio a livello, in attesa che il treno passi. Saverio è preoccupato per sua sorella. L'attesa si protrae e decidono di percorrere una stradina tra i campi. Dopo un po' restano in panne con l'auto in mezzo alla campagna. Si fa sera, piove. I due passano la notte in una locanda. Trovano posto in una stanza che ospita già altre persone.
La mattina dopo li attende una sorpresa: appena svegli vedono uno che fa la pipì dalla finestra. Le risate vengono subito troncate dal sibilo di una lancia che uccide l'uomo che stava al bagno. Mario e Saverio si precipitano al piano terra e trovano altre persone, vestite in modo molto strano. Increduli, scoprono di trovarsi nel passato, nel 1492, nei pressi di un paesino chiamato Frittole. Dopo un comprensibile smarrimento, trovano ospitalità da Vitellozzo (Carlo Monni), il fratello dell'uomo ucciso. Saverio sembra subito a suo agio, mentre Mario non vuole saperne di ambientarsi e vuole tornare nel nostro secolo. Vitellozzo viene messo in prigione e i due decidono di aiutarne la madre (Parisina): lavorano nella macelleria di famiglia e cercano di liberare Vitellozzo scrivendo una lettera a Savonarola.
Mario fa un colpaccio: conquista il cuore di Pia, la ragazza più ricca del paese. Saverio, geloso, si mette in testa di andare in Spagna, a fermare Cristoforo Colombo, e coinvolge Mario nell'impresa. A un certo punto durante il viaggio incontrano una bella guerriera a cavallo, Astriaha, che colpisce il loro carro con una freccia, e il giorno dopo li insegue.
A questo punto ci sono le due versioni:
Inedita
La ragazza dice che per colpa loro non dorme e non mangia da tre giorni, e intima loro di tornare dal loro capo, Alonso. Mario e Saverio non sanno chi sia questo Alonso e cercano di discolparsi. La ragazza sviene, Saverio la soccorre e subito se ne innamora. Rinvenuta, Astriaha, obbliga i due a seguirla da suo padre. Saverio la corteggia continuamente, ma lei non sembra corrispondere, anzi. Una notte raggiunge Mario in una stalla e fanno l'amore. Saverio li vede e la mattina dopo, disperato, decide di vendicarsi. Mentre Mario si riposa vicino ad un fiume, Saverio parla a Astriaha e le confida che Mario è veramente un uomo di Alonso.
La donna, sdegnata, fugge. Mario si arrabbia, i due litigano, si picchiano, si rincorrono fino ad arrivare ad una spiaggia. Insieme chiamano il nome di Colombo a squarciagola, ma scoprono che le tre caravelle sono già partite. Sconsolato, Saverio rivela a Mario il vero motivo per cui voleva fermare il navigatore: "Fred, il fidanzato della mia sorella, era americano, era uno della NATO di Pisa. Se io, per cinque minuti, riuscivo a fermare Colombo, quell'imbecille non nasceva, e la mia sorella stava bene". (142 minuti circa)
Edita
Astriaha sviene davanti a loro, Saverio cerca di soccorrerla, ma Mario lo convince a scappare, durante il viaggio incontrano Leonardo Da Vinci, e cercano di insegnargli cose elementari (la corrente, il treno, il termometro, il capitalismo, il lapsus, il complesso di Edipo, il semaforo e persino il gioco della scopa), ma tutto è inutile. In una taverna i due rincontrano Astriaha e racconta loro che il suo compito era impedire l'arrivo in Spagna di qualunque straniero, per garantire la partenza delle navi di Colombo. A queste parole i due soprassalgono: "Colombo è già partito ?!" e si precipitano in riva all'oceano. I due riprendono la strada e, con stupore, vedono il fumo di una locomotiva. Convinti di essere tornati nel 1900, scoprono a malincuore che il macchinista è Leonardo che, vedendo il loro disappunto, li rassicura: per carità! 33, 33 e 33.
Le due versioni si riallacciano nella scena della corsa sulla spiaggia, mentre la scena della locomotiva compare solo nella versione edita, datosi che nella prima versione Leonardo non compare.
Curiosità
-Circola anche un montaggio con finale alternativo, mandato in onda dalla RAI: Saverio sa quale sia il modo di tornare nel XX secolo, ma è disposto a rivelarlo solo a condizione che Mario sposi sua sorella.
-La locomotiva che appare nel finale è uno degli ultimi tre esemplari conservati funzionanti di locomotive del Gruppo 400 della Società Mediterranea per le Ferrovie Calabro - Lucane.
-Benigni e Troisi in un'intervista hanno dichiarato che la celeberrima scena in cui passano la dogana è stata girata più e più volte perché i due non riuscivano a restare seri. Addirittura la coppia ha dovuto rinunciare a girare tale scena come da copione ed è così rimasta quella che tutti possiamo vedere, con i protagonisti che ridono a crepapelle.
-Il film nella versione alternativa inedita è andato in onda alcune volte fino a metà degli anni '90. Tuttavia in alcuno speciale sul film, su Troisi o su Benigni, si è mai fatto accenno a questa stranezza, parlando della versione in cui compare Leonardo.
FABIO
weh weh weh....Angelo e' solo mio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
...............Mamu
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